Regressione a Vite Passate

“Il nostro viaggio spirituale segue un sentiero che è dentro di noi, ed è unico. Saggi Maestri possono indicarci la via, ma solo noi possiamo fare il viaggio…. Fare una regressione a eventi significativi della fanciullezza, dell’infanzia o persino delle vite precedenti può portare grande sollievo e beneficio nel presente. Talvolta i sintomi possono essere eliminati anche attraverso il semplice ricordo. I ricordi possono portare alla comprensione e questa spesso conduce alla guarigione”. Brian Weiss (Lo Specchio del Tempo)

La Regressione a Vite Passate è un metodo per ricercare la probabile causa dei disagi fisici o emotivi che influenzano negativamente il nostro presente. Si può sperimentarla indipendentemente dal fatto di credere o meno alla reincarnazione e non ritengo utile né interessante convincere qualcuno della sua esistenza.

Di solito con questo tipo d’indagine emergono elementi che hanno bisogno di essere elaborati e integrati, pertanto non può essere assolutamente considerata un rimedio capace di liberare in modo miracoloso l’individuo dal suo problema

Lo scopo della Regressione a Vite Passate non è conoscere la proprie vite precedenti e soddisfare quindi certe curiosità, ma conoscere in profondità la propria tendenza di fondo e comprenderne il senso. Accedere a memorie di vite passate è una cosa possibile ma non è sempre facilissimo poter infrangere il velo che copre con cura il nostro passato. Al momento della nostra nascita viene infatti attivato una sorta di oblio come misura di sicurezza, necessaria per evitarci di essere sopraffatti da tutte le memorie precedenti.

Altre motivazioni valide per intraprendere questo viaggio possono essere quelle legate a problemi di salute o del comportamento che sono rimasti irrisolti dopo aver provato tutti gli altri sistemi possibili. E’ però importante ricordare che la ricerca nel passato non deve diventare una sorta di viaggio turistico in una realtà new age, perché diventerebbe pericoloso e ingannevole; meglio intraprendere questa esperienza per accrescere la propria consapevolezza e per migliorare il rapporto con le persone che ci circondano.

I contenuti emersi nel corso di una regressione consentono generalmente di comprendere molto circa la causa del problema e l’energia della nuova consapevolezza favorisce il rilascio del blocco originario. Tuttavia per completare il processo è necessario integrare completamente l’esperienza nella vita attuale.

Fanno parte dell’integrazione tutte quelle connessioni e intuizioni che, favorite dallo stato ipnotico, permettono di creare dei ponti tra il passato e il presente: ad esempio quali schemi di quella vita si replicano in questa, quali sono le convinzioni limitanti, se le persone incontrate ricordano qualcuno che conosciamo nella vita attuale ed eventuali caratteristiche della relazione con loro, quali sono i messaggi degli esseri di luce e come possono essere ancorati nel presente.

Per trasformare le forze pensiero e purificare il nostro livello mentale sono utilissime la meditazione e la preghiera. Due pratiche che gradualmente ci consentono anche di riprogrammare le convinzioni limitanti e liberarci dalle scorie del passato; dopo questa fase ci sarà un periodo di ulteriore purificazione in cui le cellule del nostro corpo dovranno assimilare il nuovo programma in sostituzione del vecchio.

L’esperienza mi ha insegnato che la maggior parte delle memorie che vengono alla luce durante la Regressione a Vite Passate sono quasi sempre eventi di piccola portata che non ci vedono protagonisti di famose battaglie, condottieri di grandi eserciti o figure storiche spettacolari come a volte ci immagineremmo e che forse ci piacerebbe aver vissuto.

Non tutti siamo stati vittime dell’Inquisizione, o siamo stati decapitati sulla pubblica piazza, né abbiamo conosciuto la morte lenta sepolti vivi in una tomba dell’antico Egitto. Sicuramente esistono anche memorie di questo tipo, ma sono sempre una minoranza, e non è detto che siano proprio quelle che è importante conoscere. Al contrario la maggior parte delle ferite che generano dei blocchi nella nostra vita attuale derivano spesso da relazioni conflittuali, amori non corrisposti, umiliazioni, abbandoni, violenze fisiche e psicologiche. Diventare consapevoli di questo e assumere nei loro confronti un nuovo atteggiamento amorevole e compassionevole aiuta e facilita il processo di guarigione.