Come tutte le storie dei grandi uomini, anche quella di Mikao Usui, il fondatore del metodo Reiki, ha molte versioni, alcune ricche di fatti straordinari e racconti tra realtà e leggenda, altre assolutamente improbabili, piene di controsensi culturali e storici, altre semplicemente inesatte. Quella che ho deciso di raccontarvi è una brevissima sintesi della versione oggi più accreditata.
Mikao Usui è nato nel 1865 in un piccolo villaggio del Giappone e ha dimostrato da subito di essere un giovane molto particolare, portato per lo studio e la ricerca. Crescendo ha praticato diverse arti marziali ed ha compiuto lunghi viaggi sia in Giappone che all’estero.
Il suo amore per lo studio ha fatto sì che diventasse un uomo con una cultura immensa, molto attratto dalla filosofia, dalla medicina, dalle arti marziali e dalle antiche tecniche di guarigione.
Ebbe una moglie e due figli, insegnò all’Università di Tokyo e fu un discreto uomo d’affari. All’età di 50 anni, nel 1914, divenuto un monaco laico Tendai, si recò sul monte sacro Kurama per un ritiro meditativo.
Nel corso di questo lungo ritiro, la tradizione narra che fosse di 21 giorni, mentre meditava, venne in contatto per la prima volta con un’energia ancora a lui sconosciuta e ne percepì la forza e l’enorme capacità di guarigione.
Dopo una lunga sperimentazione su se stesso e sulle persone a lui più vicine, decise di far conoscere questa energia anche agli altri; chiamò il suo metodo “Usui Reiki” e iniziò a diffonderlo in tutto il Giappone.
Nel 1922, dopo una lunga sperimentazione e pratica del Reiki, si convinse che era giunto il momento di far beneficiare quante più persone possibile della sua scoperta ed aprì la prima clinica Reiki della storia, a Harajuku.
Poco dopo creò la Usui Reiki Ryoho Gakkai (Organizzazione del Metodo Reiki di Usui) attraverso la quale iniziò ad insegnare Reiki a chi desiderava imparare questa nuova tecnica di guarigione. Questo dato è tutt’oggi molto controverso poichè alcune fonti ritengono che a fondare la Usui Reiki Ryoho Gakkai siano stati alcuni allievi addirittura dopo la morte di Usui.
Di fatto però, grazie al grande lavoro che svolse e agli ottimi risultati ottenuti, presto dovette trasferirsi in una clinica più grande a Nakano. La bontà e l’utilità del metodo di Usui furono presto riconosciute apprezzate in tutto il Giappone e ricevette titoli e onorificenze dal governo.
Nel 1926 durante un soggiorno a Fukuyama morì a causa di una malattia; aveva 62 anni.
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