Karma, Anima e Personalità

“Ciò che noi siamo oggi deriva dai nostri pensieri di ieri, e i nostri pensieri di oggi preparano la nostra vita di domani: la nostra vita è la creazione della nostra mente. Se un uomo parla o agisce con mente impura, la sofferenza lo seguirà come la ruota del carro segue l’animale che lo traina…Se un uomo parla o agisce con mente pura, la gioia lo seguirà come un’ombra. (Dhammapada, antico testo buddista)

La prospettiva dell’anima è molto ampia e la sua percezione è priva dei limiti della personalità. L’anima in genere ritorna alla vita fisica per dare una risposta ai problemi non risolti nelle vite precedenti. Accumulando le lezioni di molte vite, il karma si purifica e l’anima diventa spiritualmente sempre più consapevole.

In ogni incarnazione l’anima ha un corpo e una personalità diversi. Con le sue particolari attitudini e le lezioni che deve imparare, ogni personalità contribuisce in modo più o meno consapevole all’evoluzione dell’anima stessa. Ogni caratteristica fisica, emozionale e psicologica che definisce una personalità e il suo corpo fisico si adatta perfettamente allo scopo dell’anima. Le esperienze d’amore, vulnerabilità, paura, perdita e tenerezza e anche i conflitti generati da rabbia, disprezzo, vuoto e gelosia servono a tale evoluzione.

L’anima lascia andare il corpo e la personalità dopo che hanno svolto il loro compito, e torna al suo stato immortale, al di fuori del tempo, nelle condizioni per lei naturali di compassione, chiarezza e amore incondizionato.

Il principio del karma è la legge universale di causa ed effetto che governa la reincarnazione e la trasmigrazione delle anime. In altre parole, è questa legge che determina l’equilibrio all’interno del nostro sistema evolutivo, riflettendosi nella realtà fisica, cioè in tutte le esperienze dalla nostra vita. Svolge dunque un’azione impersonale, non morale. La morale è una creazione umana. L’Universo non giudica.

In pratica il concetto di karma non dovrebbe essere ridotto a priori a nessuna idea di “positivo” o “negativo”; è soltanto il risultato di una memoria personale o collettiva, lo strumento attraverso il quale le anime imparano a svilupparsi.

Il fenomeno che consente l’evoluzione è l’esperienza. Gli elementi disarmonici che hanno bisogno di guarire devono interagire nella materia fisica in modo da ritrovare la propria completezza. L’esperienza può esistere solo nella nostra realtà spazio-temporale dove gli eventi hanno un inizio, una possibilità di scelta e una fine. E’ così possiamo considerare le nostre esistenze passate come esperienze in cui il karma diventa un grande mezzo di purificazione.